Cos’è la dislessia? Sintomi, trattamento e supporto delle Digital Therapeutics

Pubblicato il 21/05/2025Categorie: Dislessia, In primo piano

Cos’è la dislessia: definizione, cause, caratteristiche

L’Associazione Italiana Dislessia definisce la dislessia come un “disturbo specifico della lettura che si manifesta con una difficoltà nella lettura accurata e fluente di un testo in termini di velocità e correttezza”. Questo disturbo ha come implicazioni principali:

● difficoltà nella comprensione di un testo scritto
sostituzione o inversione di lettere o parole all’interno di un testo
● lettura ad alta voce scorretta e lenta

La dislessia, insieme a discalculia, disortografia e disgrafia, fa parte dei DSA, ovvero i Disturbi Specifici dell’Apprendimento: questi disturbi si manifestano principalmente in età scolare, causando difficoltà nello studio e nell’acquisizione delle conoscenze, nonostante al soggetto non manchino gli strumenti e le abilità cognitive relative alla propria età.

La dislessia non è causata da traumi o stress in età infantile, ma da dinamiche puramente neurobiologiche; ma può generare in chi ne è affetto una ridotta percezione di autoefficacia e problematiche di tipo emotivo.

 

Dislessia evolutiva

Per dislessia evolutiva si intende un disturbo della lettura che insorge in età evolutiva.
Poiché è possibile cogliere alcuni segnali già dalla scuola dell’infanzia, è consigliabile intervenire quanto prima nel potenziamento delle abilità.

Possono essere rilevate, infatti, difficoltà a:

  • orientarsi nel tempo e nello spazio
  • ricordare le sequenze
  • seguire i racconti orali
  • svolgere giochi più complessi
  • disegnare
  • ampliare il vocabolario
  • memorizzare canzoni e filastrocche.

È durante la scuola primaria che la dislessia si manifesta. Quello che salta subito all’occhio dei genitori dei bambini con dislessia che iniziano a frequentare la scuola primaria è la difficoltà ad automatizzare i processi di apprendimento. Inizialmente, sembra che il bambino abbia acquisito una nuova competenza che, dopo alcuni giorni senza pratica, sembra essere non più presente.

Tra i segnali osservabili nei bambini con dislessia nella scuola primaria di primo grado:

  • lettura lenta rispetto alla media della propria età
  • confusione tra lettere simili sia grafiche che fonemiche articolatorie
  • righe o parole saltate durante la lettura
  • errori di anticipazione nella lettura
  • errori di omissione, aggiunta, cancellazione o inversione delle lettere

È fondamentale sottolineare che come indicatore va tenuta in considerazione la lettura a prima vista.
La lettura a prima vista si riferisce alla capacità del bambino di decodificare e comprendere un testo non precedentemente letto.
Questa abilità è considerata un indicatore primario della competenza di decodifica, poiché non è influenzata dalla memoria o dalla familiarità con il testo.
Nelle letture successive, la lettura può essere supportata dai processi mnesici consentendo l’anticipazione del testo e migliorando apparentemente la capacità di decodifica.

Il manifestarsi della dislessia non deriva da traumi psicologici o emotivi del bambino, dall’ambiente in cui cresce o dall’educazione impartita, né da limitate capacità intellettive. Tuttavia, vi sono alcuni fattori di rischio che ne influenzano l’insorgenza, come

  • il sesso maschile
  • la familiarità (stimata fino al 65/70% in soggetti con uno o entrambi i genitori affetti da dislessia)
  • il ritardo nello sviluppo del linguaggio

 

Quanto è diffusa la dislessia?

Si stima che almeno uno su cinque studenti abbia la dislessia e che l’80-90% dei bambini con disturbi dell’apprendimento sia affetto da dislessia.

 

Come trattare la dislessia

Nell’approcciarsi alla dislessia è necessario aver sempre presente il fatto che la dislessia non è una malattia, ma una condizione: per questo motivo non si “cura” ma si (ri)abilita.
La dislessia, come detto in precedenza, ha cause neurobiologiche, e non si classifica come una patologia dalla quale “guarire”. Piuttosto che chiedersi se la dislessia si può curare, bisognerebbe chiedersi come fare per prendersi cura al meglio dello studente con dislessia.

Esistono diverse tipologie di trattamenti abilitativi per la dislessia che si differenziano principalmente in base alle specifiche abilità che mirano a potenziare e alle modalità per farlo (per approfondire: Trattamenti lessicali e sub-lessicali della dislessia). Di seguito viene riportato un quadro esaustivo di interventi che possono essere adottati in merito al trattamento di un soggetto dislessico:

Trattamento sub-lessicale: attraverso la via sub-lessicale (lenta), le parole vengono divise in unità più piccole, le lettere, facilitando così la lettura della parola. Il trattamento sub-lessicale agisce semplificando la decodifica delle sub-unità al fine di arrivare alla comprensione della parola nella sua totalità. Questo trattamento è adatto ai soggetti dislessici più piccoli, alle prese con le prime fasi dello sviluppo del linguaggio
Trattamento lessicale: attraverso la via lessicale (veloce), la parola è letta nella sua totalità. Il trattamento lessicale agisce rafforzando la capacità di comprensione della parola intera evitando lo step della scissione nelle sue sub-unità
Trattamenti visivi: facilitare la lettura grazie a un aumento della grandezza dei caratteri di un testo, dello spazio tra le lettere e dello spazio tra un rigo e l’altro
Trattamenti neuropsicologici: sviluppare il processo di connessione della parola letta al fonema a essa associato; potenziare le capacità cognitive del soggetto dislessico
Trattamenti balance (Metodo Bakker): questo trattamento si basa sull’assunto che nel processo di lettura il cervello metta in atto un’attività di bilanciamento tra l’apporto dell’emisfero destro e quello dell’emisfero sinistro. Nel caso di un soggetto dislessico vi è uno squilibrio tra un emisfero e l’altro. La terapia adottata mira a stimolare entrambi gli emisferi al fine di raggiungere un equilibrio funzionale.

 

Impatti sociali ed emotivi della dislessia

Una persona con dislessia può avere difficoltà a esprimersi e a trovare le parole giuste, con conseguenze significative anche sul piano sociale.

I bambini con dislessia – soprattutto quelli che non hanno ancora ricevuto una diagnosi – spesso sviluppano una bassa autostima, perché temono che ci sia qualcosa che non va in loro e vengono frequentemente accusati di non impegnarsi abbastanza nella lettura.

Il trattamento della dislessia con TurboLettura, la Digital Therapeutics – DTx di One Health Vision e Istituto Santa Chiara

Le Digital Therapeutic – DTx sono delle tecnologie innovative che contribuiscono a coadiuvare il trattamento della dislessia di adulti e bambini grazie anche alle dinamiche di gioco e dell’interattività.

TurboLettura

La Digital Therapeutic – DTx TurboLettura si presenta come un gioco dinamico in 3D. È un’applicazione per smartphone e tablet per il trattamento della dislessia nei bambini. È un serious game progettato con i principi di gamification (applicazione di elementi tipici dei giochi) e di token economy (sistema basato su ricompense) per aiutare gli studenti a praticare la lettura in un ambiente divertente e stimolante che favorisce la motivazione e l’interesse.

Questo approccio consente di coinvolgere i bambini e i ragazzi al fine di far loro raggiungere specifici obiettivi e quindi automatizzare il processo di lettura.
Lo studente, guadagnando monete durante il gioco, potrà sbloccare nuovi oggetti che gli permetteranno di personalizzare Turbino, il protagonista dell’app.

Il riconoscimento vocale è la tecnologia cardine ed esclusiva di TurboLettura. Grazie a questa tecnologia, bambini e bambine possono leggere in modo autonomo e diventare protagonisti attivi nel trattamento: la tecnologia ascolta la lettura, rileva gli errori e invia un feedback immediato.

Inoltre, TurboLettura autocalibra la velocità di lettura in base alla prestazione al fine di non mandare mai in frustrazione il lettore.

I testi da leggere, come parole e frasi, possono essere visualizzati rapidamente in sequenza con presentazione tachistoscopica. È possibile anche attivare l’impostazione di mascheramento del testo utile per fronteggiare l’effetto crowding, presente nelle persone con dislessia.

TurboLettura prevede la possibilità di inserire dei brani personali nuovi anche tramite OCR, sia per far fronte all’effetto memoria che potrebbe presentarsi, inficiando il risultato del trattamento; sia per consentire agli studenti di esercitarsi con qualsiasi testo.

L’app prevede la possibilità di visualizzare il report delle esercitazioni svolte dall’utente, con i relativi parametri che può essere inviato al terapista o all’insegnante del bambino o della bambina per monitorare i progressi e per valutare l’andamento del trattamento o delle prestazioni.

TurboLettura è certificata come Dispositivo Medico CE – Classe I.

Disturbo trattato Destinatari Costo Dove acquistarla
Dislessia dai 5 ai 16 anni 19,99 € Google Play

App Store