Selettività alimentare e ARFID: analogie, differenze e trattamento

Pubblicato il 21/03/2025Categorie: In primo piano, Selettività alimentare

La selettività alimentare e il Disturbo Evitante/Restrittivo dell’Assunzione di Cibo (ARFID) condividono alcune caratteristiche, ma rappresentano due condizioni cliniche diverse:

  • La selettività alimentare rappresenta un tratto comportamentale ovvero un modello di comportamento relativamente stabile e prevedibile che influenza le scelte alimentari di un individuo: è caratterizzata da una ristretta preferenza ver­so specifici tipi di alimenti, spesso influenzata da fattori come texture, sapore, colore o marca.
  • L’ARFID, invece, rappresenta un di­sturbo complesso, introdotto nel Ma­nuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) che può essere diagnosticato se soddisfa specifici criteri clinici quali disturbo alimentare persistente, conseguenze sulla salute e sul funzionamento quotidiano, in associazione all’esclusione di altre spiegazioni.

Selettività alimentare

La selettività alimentare si presenta come una tendenza a consumare solo determinati tipi di cibi, basata principalmente su preferenze legate alla texture, al sapore, al colore o ad altri aspetti sensoriali. È un comportamento che può svilupparsi sin dall’infanzia e può influire sulla varietà della dieta, limitando l’assunzione di nutrienti diversi e quindi portando a possibili carenze nutrizionali nel tempo, specialmente se la selettività è molto marcata.

In alcuni casi, la selettività alimentare può essere associata a rituali alimentari, come mangiare sempre alla stessa ora, nello stesso posto o preparare i cibi in un determinato modo. Questi rituali non sono necessariamente patologici, ma possono essere segno di un bisogno di controllo o di comfort. Inoltre, le persone con selettività alimentare possono essere particolarmente difficili da accontentare nei contesti sociali, come pranzi o cene fuori casa, dove i cibi offerti potrebbero non rientrare nelle loro preferenze.

Nel contesto della selettività alimentare, i comportamenti non sono di solito associati a conseguenze fisiche significative e il disturbo tende a non interferire gravemente con la vita quotidiana. Nonostante ciò, in alcuni casi, la selettività alimentare può portare a un rischio aumentato di carenze nutrizionali o a problemi psicologici, come un aumento dell’ansia legata al cibo o difficoltà a mangiare in contesti sociali.

ARFID (Disturbo Evitante/Restrittivo dell’Assunzione di Cibo)

L’ARFID, al contrario, è un disturbo diagnosticabile caratterizzato da un evitamento una restrizione significativa nell’assunzione di cibo, associata a significative conseguenze cliniche. Le persone con ARFID tendono a evitare determinati alimenti non solo a causa di preferenze sensoriali, ma anche a causa di paure intense legate al cibo, come il timore di soffocare, vomitare o avere una reazione fisica negativa dopo aver mangiato determinati alimenti. Questo può portare a una restrizione nutrizionale significativa, con conseguente rischio di perdita di peso e carenze vitaminiche o minerali.

I comportamenti di evitamento possono essere motivati da fobie alimentari (ad esempio, paura di cibi con una texture particolare) o da una reazione psicologica a esperienze traumatiche legate al cibo, come un episodio di soffocamento o di vomito.

A causa delle sue gravi conseguenze, l’ARFID può compromettere non solo la nutrizione dell’individuo, ma anche il suo funzionamento sociale, poiché la difficoltà a mangiare in situazioni sociali (come pranzi, cene o feste) può portare a un isolamento e a difficoltà nelle relazioni interpersonali. Gli individui con ARFID possono anche essere più vulnerabili a problemi di ansia o di depressione.

Un altro aspetto caratteristico dell’ARFID è che spesso non si presenta con l’intento di perdere peso o con un disturbo dell’immagine corporea (come nel caso dei disturbi alimentari come l’anoressia o la bulimia). Al contrario, l’evitamento alimentare si basa su motivazioni non estetiche, come la paura o il disgusto.

 

ARFID e selettività alimentare: terapia e trattamento

La selettività alimentare viene spesso trattata attraverso tecniche comportamentali che prevedono l’introduzione graduale di nuovi alimenti, il miglioramento delle abitudini alimentari e l’implementazione di comportamenti funzionali durante la consumazione dei pasti.

L’ARFID richiede un intervento multidisciplinare, che include terapia cognitivo-comportamentale (TCC), supporto nutrizionale e monitoraggio medico per affrontare le carenze nutrizionali e i ritardi nella crescita. L’intervento per l’ARFID può prevedere anche la gestione della paura e dell’ansia legate all’alimentazione.

Per approfondire la conoscenza e la gestione di selettività alimentare e ARFID, One Health Vision, insieme a Istituto Santa Chiara, mette a disposizione le seguenti risorse:

  • L’app SelectEAT, disponibile su Play Store e App Store al prezzo di 49,00 €.
  • Il manuale “Conoscere e trattare la Selettività alimentare e il Disturbo da Evitamento/Restrizione dell’Assunzione di Cibo (ARFID)”, disponibile su Amazon al prezzo di 29,12 €.

 

📞 Se hai bisogno di avere maggiori informazioni su SelectEAT, sul manuale clinico o sulle app di One Health Vision: 351 754 7089 | info@onehealthvision.com