Balbuzie
Cos’è la balbuzie: definizione, sintomi, cause
La balbuzie, conosciuta anche come Disturbo della Fluenza a Esordio Infantile (DSM-5-TR), è un disturbo della comunicazione verbale caratterizzato da alterazioni del ritmo della parola chiamate disfluenze, che rendono il linguaggio meno fluente e più difficoltoso.
Queste si manifestano attraverso diversi sintomi, quali:
- pause, interruzioni e titubanze (“uh…”, “uhm…”) nel linguaggio parlato
- ripetizioni e prolungamenti di suoni e parole
- utilizzo di parole tendenzialmente più semplici
- tensione o imbarazzo nell’eloquio
Cause della balbuzie
Le cause della balbuzie sono diverse e includono sia fattori genetici che neurologici.
La balbuzie può essere ereditaria e presente in uno o entrambi i genitori di un bambino balbuziente oppure può dipendere da differenze nella struttura e nella funzione del cervello.
Vi sono anche fattori ambientali che possono influenzare la manifestazione del disturbo come le critiche altrui e le preoccupazioni dei genitori, ansia e stress.
Altri possibili fattori di rischio che influiscono sulla persistenza della balbuzie sono:
- Genere maschile: la prevalenza della balbuzie a livello mondiale varia tra il 5% e l’8%, con una maggiore incidenza nei maschi rispetto alle femmine, le quali tendono a una remissione più rapida e frequente
- Età e durata d’esordio del disturbo, che tende a persistere quanto più tardi si manifesta e se i sintomi non migliorano entro i primi 6 mesi
Classificazione della balbuzie
Esistono diversi tipi di balbuzie, ognuno con le sue caratteristiche distintive:
- La balbuzie evolutiva: il disturbo di sviluppo della fluenza verbale più comune, con esordio prevalente nella prima infanzia
- La balbuzie neurogena: dovuta ad alterazioni cerebrali
- La balbuzie psicogena: legata a problemi psichici
Queste ultime due tipologie sono più rare, tendenzialmente esordiscono in età adulta e possono insorgere per diversi motivi, tra cui:
- Lesioni cerebrali traumatiche
- Tumore al cervello e ictus
- Uso di sostanze
- Traumi a livello emotivo e psicologico.
La balbuzie può essere classificata anche in base all’età di insorgenza:
- Balbuzie Fisiologica-evolutiva o primaria: insorge prima dei 3 anni, risolvendosi spontaneamente in età prescolare
- Balbuzie Secondaria: si cronicizza se permane dopo i 6 anni. Il bambino acquisisce consapevolezza della propria condizione, venendone emotivamente influenzato
- Balbuzie Tardiva: insorge tra gli 8 e i 12 anni e causa delle preoccupazioni generate dal disturbo e dalle sue implicazioni a livello sociale
La balbuzie nei bambini: quando compare?
La balbuzie di solito compare tra i 3 e i 5 anni, una fase cruciale dello sviluppo fisico e cognitivo del bambino e periodo in cui le abilità linguistiche e cognitive stanno maturando intensamente.
Normalmente, le persone parlano fluentemente senza sforzo, concentrando la loro attenzione sul contenuto del discorso anziché sulla pronuncia. Tuttavia, nell’apprendimento del linguaggio, è comune che i bambini manifestino incertezze ed esitazioni, simili alle difficoltà che incontrano nel muovere i primi passi.
Dopo la nascita, i bambini necessitano di tempo per sviluppare competenze linguistiche adeguate, per ampliare il loro vocabolario e utilizzare il linguaggio in modo fluido e appropriato. È importante notare che l’esitazione nel parlato è considerata normale fino ai 30-36 mesi di età, facendo parte di questo processo di apprendimento e crescita.
Balbuzie: a chi rivolgersi?
Molti bambini attraversano periodi in cui il loro linguaggio è caratterizzato da disfluenze mentre imparano a parlare. Alcuni hanno una balbuzie leggera, altri più severa. In caso di disfluenze o disturbi del linguaggio, il pediatra o il medico di base invierà il bambino a uno specialista, solitamente un logopedista o uno psicologo. I bambini con balbuzie severa dovrebbero essere visti immediatamente da uno specialista, così come quelli con balbuzie leggera che non migliorano entro 6-8 settimane. È importante che lo specialista abbia una buona formazione in diagnosi e trattamento della balbuzie.
Come trattare la balbuzie: un approccio integrato
Il trattamento della balbuzie spesso di avvale di un approccio integrato.
Gli interventi terapeutici per la balbuzie variano in base a diversi fattori, rendendo fondamentale una valutazione accurata da parte di un logopedista. Tuttavia, la rieducazione logopedica non sempre ha successo a lungo termine e per questo viene inserita all’interno di un approccio integrato più ampio, che si avvale di più opzioni di trattamento.
I trattamenti per la balbuzie includono diverse strategie per aiutare i pazienti a gestire il disturbo. Tra queste:
- Tecniche di facilitazione della fluenza, tipiche della logopedia che mirano a migliorare la fluidità del linguaggio attraverso esercizi specifici che aiutano il paziente a controllare respirazione, ritmo e articolazione delle parole
- Interventi di natura cognitivo-comportamentale, propri della psicoterapia che si concentrano sulla gestione delle emozioni e delle reazioni comportamentali associate alla balbuzie. Ciò aiuta i pazienti a identificare e modificare i pensieri negativi e le credenze disfunzionali legate alla loro difficoltà di eloquio, riducendo l’ansia e l’evitamento sociale
- Terapie farmacologiche: sebbene non esistano farmaci specifici per la balbuzie, alcuni medicinali possono alleviare ansia e depressione, contribuendo così a mitigarne gli effetti
- Dispositivi elettronici che si inseriscono nell’orecchio e, riproducendo la voce dell’utente, aiutano a migliorare la scorrevolezza del parlato
Il trattamento della balbuzie con le Digital Therapeutics: Balbus
Balbus è un’applicazione online per il trattamento della balbuzie. L’utilizzo di Balbus consente all’utente di migliorare le proprie capacità comunicative attraverso lo svolgimento di 5 esercizi che consentono di apprendere il controllo del linguaggio e di generalizzare un nuovo modello di eloquio fluente, quali:
- Lettura temporizzata
Attraverso questo esercizio l’utente, leggendo quanto visualizzato sullo schermo e personalizzando il parametro “Frequenza di lettura”, potrà regolare la velocità di fluenza verbale. - Biofeedback vocale
L’obiettivo all’interno dell’esercizio è quello di non superare il volume massimo espresso in decibel - Feedback Uditivo Ritardato (F.U.R.)
L’obiettivo è quello di prolungare lo spazio interfonemico al fine di rallentare la velocità dell’eloquio - Metronomo
L’esercizio favorisce l’emissione di parole in sintonia con il ritmo respiratorio - Mascheramento biauricolare
L’esercizio consente al soggetto di non riascoltare la propria voce durante l’eloquio, attraverso la presenza di un rumore di fondo. Questo permette di fronteggiare le difficoltà emotive spesso connesse alla balbuzie
Balbus fornisce la possibilità di visualizzare i grafici con le esercitazioni svolte dall’utente, con i relativi parametri, per un monitoraggio dei progressi e per valutare l’andamento del trattamento o delle prestazioni.
Balbus è certificata come Dispositivo Medico CE – Classe I.
Disturbo trattato | Destinatari | Costo | Dove acquistarla |
Balbuzie | dai 5 ai 99 anni | 99,00 € | balbus.org |