Cos’è la balbuzie: cause, sintomi e trattamento

Cos’è la balbuzie?

La balbuzie è una forma di disfluenza che si manifesta attraverso la ripetizione di suoni o sillabe, il prolungamento dei fonemi e la presenza di pause percepibili sia visivamente che acusticamente.

La balbuzie evolutiva è il disturbo della fluenza più comune con esordio nell’infanzia e si manifesta prevalentemente nei primi anni di vita.

La balbuzie nei bambini

In condizioni normali, il linguaggio è fluente, scorrevole e privo di sforzo, e chi ascolta si concentra sul contenuto del messaggio. Tuttavia, durante l’apprendimento del linguaggio, è frequente che i bambini manifestino incertezze, esitazioni e arresti nel parlare, analogamente a come accade quando imparano a camminare.

Dopo la nascita, il bambino ha bisogno di tempo per sviluppare una produzione linguistica corretta e fluente, acquisendo lessico, regole grammaticali, sintattiche e intonative. Le fluttuazioni nella fluenza verbale sono considerate normali fino ai 30-36 mesi di età.

Balbuzie: quando compare?

Tra i 2 e i 6 anni, con un’età media di esordio intorno ai 33 mesi, circa il 2,6-3% dei bambini inizia a presentare segni di disfluenza nel linguaggio.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi — soprattutto tra le bambine — il disturbo tende a risolversi spontaneamente entro uno o due anni. Il recupero spontaneo riguarda circa l’80-85% dei bambini.

Balbuzie in età adulta

Forme più rare, come la balbuzie neurogena e la balbuzie psicogena, si manifestano in età adulta. Queste forme non insorgono nell’infanzia, ma compaiono dopo un evento specifico o in un contesto di sofferenza psicologica o neurologica:

  • Balbuzie neurogena: è causata da lesioni o disfunzioni del sistema nervoso centrale, come quelle provocate da traumi cranici, ictus, tumori cerebrali o malattie neurologiche. In questi casi, la balbuzie è una conseguenza diretta del danno cerebrale che interferisce con i meccanismi di controllo del linguaggio.
  • Balbuzie psicogena: è legata a fattori emotivi o psicologici, come forti traumi, stress intenso, disturbi d’ansia o depressione. Non è dovuta a un danno fisico al cervello, ma a uno squilibrio psicologico che si riflette sulla produzione verbale.

La balbuzie è ereditaria?

La balbuzie è oggi ampiamente considerata un disturbo con una componente ereditaria, poiché spesso uno o entrambi i genitori di un bambino balbuziente presentano una predisposizione genetica. I geni trasmessi renderebbero il bambino più vulnerabile, predisponendolo all’influenza di altri fattori, tra cui quelli ambientali.

La predisposizione genetica, quindi, si combina con fattori ambientali come pressioni, giudizi, atteggiamenti ipercritici, ansie degli adulti, comportamenti scolastici negativi o episodi di bullismo. Questi elementi possono compromettere l’autostima del bambino, contribuendo al mantenimento e all’aggravarsi dei sintomi evidenti, e favorendo nel tempo lo sviluppo di sintomi emotivi e relazionali più nascosti.

Balbuzie: i sintomi

Tutto ciò che, nel fluire del linguaggio, viene percepito come irregolare o anomalo da chi parla o ascolta viene definito disfluenza. Le disfluenze tipiche della balbuzie sono:

  • Ripetizioni di suoni o sillabe (es. ma-ma-ma-mamma)
  • Prolungamenti di suoni, sia vocalici che consonantici (es. m___amma)
  • Interruzioni all’interno di una parola (disritmie)
  • Blocchi del linguaggio
  • Circonlocuzioni, ovvero l’uso di giri di parole per evitare termini temuti
  • Parole pronunciate con eccessiva tensione fisica, visibile o udibile
  • Ripetizione di parole monosillabiche (es. io-io-io-io)

A questi segnali principali si possono aggiungere altre forme di disfluenza comuni, come:

  • Esitazioni
  • Interiezioni (es. uhm, eh, cioè)
  • Ripetizione di frasi intere
  • Ripetizione di parole multisillabiche (es. mamma, mamma, mamma)
  • Revisioni del discorso (es. mi sembrami pare)

Il trattamento della balbuzie da Istituto Santa Chiara

Il trattamento della balbuzie varia in base all’età del paziente e agli obiettivi da raggiungere, ma il primo passo fondamentale è una valutazione approfondita da parte di un logopedista specializzato, per comprendere la natura e la gravità del disturbo e impostare il percorso più adatto.

Il trattamento proposto da Istituto Santa Chiara è integrato e personalizzato, tramite un approccio neuropsicologico, sensoriale-motorio-linguistico e cognitivo-comportamentale, coadiuvato dalle Terapie Digitali (DTx).

Il trattamento è definito integrato perché tiene conto della complessità multifattoriale della balbuzie:

  • I fattori genetici sono spesso presenti come predisposizione.
  • Il disturbo si sviluppa anche attraverso meccanismi linguistici, motori, neuropsicologici e psicologici.
  • In parte, la balbuzie rappresenta un comportamento appreso, una risposta maladattiva a un problema.
  • Può portare a limitazioni sociali e modificare profondamente la personalità di chi ne è colpito.

Nel contesto dell’Istituto, integrato significa disporre di più opzioni terapeutiche, da combinare in modo mirato, in accordo con il paziente e la sua famiglia, sulla base della valutazione iniziale effettuata dal logopedista.

Per avere maggiori informazioni sulle app di One Health Vision che trattano la balbuzie:

📞 351 754 7089
📫 info@onehealthvision.com