La dislessia

La dislessia può manifestarsi sia in persone che hanno già imparato a leggere, sia nei bambini che stanno iniziando il processo di apprendimento della lettura.

Nel primo caso si parla di dislessia acquisita o dislessia negli adulti, che solitamente colpisce persone adulte a seguito di un trauma cerebrale o di una malattia neurologica.

La dislessia evolutiva, invece, riguarda i bambini ed è classificata tra i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Si diagnostica in assenza di deficit intellettivi, neurologici o sensoriali, e in presenza di un’istruzione adeguata e di condizioni socioculturali favorevoli.

L’intelligenza dei bambini con dislessia è assolutamente nella norma. Tuttavia, gli studenti e le studentesse con questo disturbo presentano un diverso sviluppo delle funzioni cerebrali, che comporta caratteristiche di funzionamento parzialmente differenti rispetto ai loro coetanei.

Dislessia

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Come diagnosticarla

L’età minima in cui è possibile effettuare la diagnosi coincide con il completamento del secondo anno della scuola primaria.

La diagnosi è effettuata tramite test specifici da specialisti esperti, di solito il neuropsichiatra infantile, lo psicologo, il logopedista.

L’obiettivo dell’iter diagnostico è quello di valutare e identificare i criteri che portano alla classificazione del disturbo all’interno del sistema nosografico di riferimento e quello di improntare un trattamento specifico della dislessia. La diagnosi mira ad accertare lo stato degli apprendimenti delle abilità strumentali, il funzionamento cognitivo, neuropsicologico ed emotivo.

Come trattarla

La dislessia non va in totale remissione, perché ha un’origine neurobiologica non modificabile, ma si può arrivare a un lento e progressivo percorso di miglioramento attraverso interventi abilitativi adeguati e corrette procedure.

L’efficacia del trattamento è legata alla precocità, all’intensità e alla frequenza degli interventi abilitativi adeguati messi in atto.

Lo scopo di un trattamento rivolto a un bambino con dislessia include diversi aspetti:

  • Favorire la migliore evoluzione della competenza nella lettura;
  • Fornire strumenti e strategie alternative;
  • Gestire la situazione di difficoltà;
  • Evitare altre forme di disagio.

DUE TIPI DI TRATTAMENTO

Il trattamento, oltre a basarsi su interventi specialistici riabilitativi di tipo clinico, prevede lo sviluppo di strategie metacognitive che permettono al bambino di acquisire consapevolezza del suo funzionamento e delle sue difficoltà in modo da imparare a utilizzare in modo strategico ed efficace i processi cognitivi necessari al raggiungimento di un obiettivo.

Due tipi di intervento per il trattamento della dislessia e il potenziamento delle abilità presenti:

  • automatizzare i processi di lettura (aumento della correttezza e rapidità nella lettura al testo);
  • acquisire e utilizzare le strategie necessarie per organizzarsi meglio di fronte a testi complessi, mettendo in atto accorgimenti che aiutino nello studio.

Le tipologie di trattamenti abilitativi per la dislessia sono diverse e si differenziano principalmente in base alle specifiche abilità che mirano a potenziare e alle modalità per farlo.

1. Trattamenti Neuropsicologici

2. Trattamenti Visivi

3. Trattamenti Sublessicali e lessicali

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